Pa-go (Height of the Wave) a Locarno, le ipocrisie di un villaggio coreano tutto al maschile

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Pa-go  (Height of the Wave) è Il terzo lungometraggio del coreano Park Jung-bum che si svolge come un film poliziesco nel villaggio di una località sperduta e selvaggia della Corea del Sud.  Qui arriva una agente della polizia marittima con la figlia adolescente e vive una ragazza ventenne che dall’età di 17 anni si prostituisce anche per aiutare i suoi parenti, commettendo un reato che coinvolge  coloro (quasi tutti i maschi del villaggio) che ne hanno abusato ancora quando era minorenne.

Ma la giovane fugge con la figlia della poliziotta, in rotta con la madre separata, creando nel villaggio un clima di caccia all’uomo per  per costringere Yea Eun in una casa di correzione con il trasferimento via mare  che lei teme angosciosamente perché ha portato via i suoi genitori. Improvvisamente quella comunità che l’ha accudita, ma anche maltrattata le diventa ostile e scarica su di lei colpe che sono collettive. 

Yea rappresenta una macchia che gli abitanti (tutti i maschi e coinvolti nel presunto abuso sessuale con la ragazza consenziente) vogliono lavare  per non ipotecare il buon nome del villaggio che si appresta a ricevere finanziamenti dal governo

Nel clima selvaggio di quella che appare quasi come un’isola, il crimine,   anziché precisarsi, si dissolve nel clima di ipocrisia e di avidità degli abitanti che manifestano tutte le loro miserie umane nei confronti della ragazza che invece è buona e dignitosa . 

Nella breve fuga si rinsalderà il rapporto della ragazza con la figlia della poliziotta  che si ricrederà sull’accanimento con il quale ha voluto perseguire un reato, a ben vedere, insistente e comunque collettivo e sul finale sarà propio l’adolescente a condurre Yea fra le onde dell’oceano per farle superare la fobia del mare. 

Pa Go gioca molto su una ambientazione livida, fra vegetazione incolta, spiagge deserte e fioche luci che danno un senso di squallore alla vicenda che si risolve in un lieto fine. 

Il film è stato rappresentato una sola volta in Corea del Sud e quindi è una primizia per Locarno. Nel corso della conferenza stampa il regista ha precisato che tutti gli attori hanno avuto solo qualche esperienza cinematografica, mentre le attrici che interpretano le due ragazze sono alla loro prima esperienza. 

Pa Go risulta un buon film nonostante alcune ingenuità che fanno probabilmente riferimento alla cultura e alla società coreana che comunque da anni esprime prodotti cinematografici di grande livello

Giuliano Longo

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