Locarno 72: Les Enfants d’Isadora: una sinfonia triste

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Isadora Duncan e’ ricordata , oltre che per la sua arte, anche perche’ morì tragicamente il 14 settembre 1927, a Nizza, strangolata dalla lunga sciarpa che indossava, che si impigliò fatalmente nei raggi della ruota posteriore della Bugatti. Nessuno invece ricorda che ebbe un evento personale dolorosissimo , la morte prematura dei due figli Deirdre e Patrick, che nel 1913, a 7 e 3 anni, annegarono tragicamente nelle acque della Senna assieme alla loro governante.

La Duncan nelle sue danze, favori’   la libertà e l’espressività dei movimenti. basandosi sul sentimento e sulla passione dettati dalla natura e dalla forza della musica. Quindi cosa se non la danza era per lei il mezzo per esprimere il dolore? Fu allora che creo’ l’assolo Mother.

Dopo anni , una giovane danzatrice legge un libro sulla Duncan e scopre l’assolo , una danza in cui una madre culla il suo bambino prima di lasciarlo andare. Un assolo ripetuto piè volte cui qualcuno ha dato una forma scritta che la ragazza ritrova.

C’e’ un gesto estremamente tenero in cui la madre culla I suoi figli, di cui la ragazza scopre la forza come elemento di trasmissione del dolore, che e’ il motivo dominante della danza, e lo trasmette a chiunque sia in grado di riceverlo. Altre due donne lo ricevono, una che ha I figli lontani ed una il cui figlio e’ morto. La danzatrice trasmette il messaggio attraverso una frase scritta alla fine della (steno) coreografia, la seconda donna trasmette il messaggio aiutando una ragazza down, non e’ un caso, ad interpretare il gesto in modo che tutti capiscano a cosa si riferisce e la terza donna riceve il messaggio guardando il balletto di ques’ultima e lo riete per lasciare andare il figlio morto. Pura poesia.

Daniel Manivel ha lavorato come ballerino e acrobata e dopo aver scoperto questo meraviglioso assolo, parlando con uno specialista della Duncan, ne ha capito il significato ed ha capito che questa era l’idea giusta per il film. Infatti il gesto trasmette il contenuto , non c’e bisogno di tante parole, ed, in questo caso, il cinema e’ un mezzo per rendere l’emozione e la bellezza di ambedue.

Anna Maria Felici

 

Regista

Damien Manivel

Attori

Agathe Bonitzer , Manon Carpentier , Marika Rizzi , Elsa Wolliaston
 

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