“Douze mille“ a Locarno un tocco poetico alle dure difficoltà del vivere quotidiano

0

Douze Mille, sono infatti 12.000 sono gli euro che Frank (interpretato da Ariel Worthalter) vuole guadagnare per la sua donna della quale é innamorato, ma che patisce, con due figli piccoli piccola e una grande non nata dall’unione con Maroussia ( interpretato da Nadege Trebal che è anche la regista del film), lei che già porta a casa quella cifra. Un modo per pareggiare i conti e recuperare la propria dignità dopo essere stato scacciato dallo sfascio, del quale vendeva  pezzi di ricambio, proprio da quegli emarginati come lui che lo accusano di far loro concorrenza. 

Frank se ne parte quindi verso una realtà portuale, Marsiglia porto simbolico- come ha detto la regista- dello scambio di merci e della ricchezza. Lì  gli era stato promesso un lavoro che al suo arrivo non troverà e allora si arrangia. Dopo aver sottratto una tuta da lavoro si esibisce all’uscita degli operai dal cantiere  in quello che gli è più congeniale, danzare sull’onda di armonie immaginarie con movimenti ritmici e quasi acrobatici per qualche moneta, procurandosi anche la simpatia di quelli che invece il lavoro ce l’hanno davvero.

Fedele alla promessa di non tradire la sua compagna, nonostante le occasioni che gli si presentano esplicitamente, tira a campare coabitando con un giovane operaio che lo pregherà di restituire alla a lui  ostile 4.000, euro equivalenti alle spese per gli studi che non ha completato. Soldi che la madre rifiuterà con coerenza e Frank restituirà anche evitando un possibile rapporto sessuale con lei.

E qui comincia davvero l’avventura “strana” di Frank , al porto, fra I containers e una banda di ragazze con le quali, dopo aver sottratto una uniforme da vigilante , si dedicherà a furti sistematici nella logica di una sorta di esproprio proletario. “Loro ci hanno rubato il lavoro noi gli rubiamo le merci”. 

Una rivolta contro il sistema senza odio e violenza, ma gestita con leggerezza come in un gioco. Alla fine  di euro ne raggranellerà   23.000 e tornerà dalla sua Maurissia, in ritardo di mesi, che fiutando la provenienza illecita di tanto danaro  lo riporterà su una retta in modo piuttosto grottesco. 

Perché Frank con l’avanzo dei 12.000 euro si dovrà pagare il lavoro in prova per 6mesi ( salvo successiva assunzione e con i contributi previdenziali a carico dello Stato)  presso quello stesso sfascio da cui era stato cacciato.

Un opera sostanzialmente ingenua e quasi fantastica a cavallo fra poesia e denuncia sociale in una ambientazione spesso squallida fra le strutture portuali illuminate dalle luci giallastre della notte, ma che si illumina soprattutto negli incontri fra Frank e e Maroussia, sempre contraddistinti da una sensualità erotica anche eccessiva. 

Insomma, più una favola che un prodotto che per certi versi richiama  il neorealismo fantastico dei barboni di “ Miracolo Milano” (1951) di Vittorio De Sica. Solo che in “douze mille” gli emarginati, i poveracci,  i disoccupati di questo secolo, vittime di un sistema spietato, non vanno in paradiso ma si adeguano a una società dove il danaro è tutto. Tirano a campare forti dell’amore e della fantasia poetica.

Un film originale.

Coproduzione Francese/Spagnola  

Regia Nadège Trebal

Cast          Arieh Worthalter , Nadège Trebal , Liv Henneguier , Françoise Lebrun , Florence Thomassin

È SUCCESSO OGGI...