Precipita dal terrazzo e muore, è giallo. Sequestrate l’auto dell’amico e della vittima

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Sequestrate dalla polizia l’auto del 30enne trovato morto ieri in tarda mattinata nel suo giardino in zona Infernetto a Roma e quella dell’amico che la scorsa notte era con lui nell’abitazione. Sono in corso accertamenti per far luce sulla vicenda e ricostruire le ultime ore di vita del ragazzo.

Gli investigatori stanno ascoltando in queste ore diverse persone per accertare come abbia trascorso la serata e se i due giovani erano insieme anche ad altri amici, come ipotizzato in un primo momento. Tutte le piste restano aperte.

Roberto Sacchet, 30 anni li avrebbe compiuti il prossimo ottobre, è precipitato da una altezza di 10 metri. È caduto a candela nel cortile della sua casa in via Nogaredo, all’Infernetto, rompendosi anca e femore.

A infittire il mistero, rendendo poco credibile l’ipotesi del suicidio, la lacerazione sul lato della coscia e un taglio sull’avambraccio che il 29enne, trovato a pancia in giu’ con la testa rotta, si sarebbe procurato con la ringhiera del terrazzo. Come avesse provato a opporre una ultima, disperata resistenza. Sul posto ancora il magistrato e gli agenti della Scientifica per i rilievi.

Ancora da accertare la posizione del ragazzo che era con la vittima ieri sera, un romano incensurato che i poliziotti hanno sorpreso al cancello, al loro arrivo. Agli inquirenti ha detto di non essersi accorto del corpo, di essersi svegliato sul divano del salotto, dove si era addormentato all’una e mezza della notte scorsa e di essere sul punto di uscire, convinto che l’amico fosse andato via per raggiungere la fidanzata con la quale aveva litigato.

Con il 30enne notato ormai senza vita dai vicini di casa, il ragazzo l’altro ieri ha mangiato un piatto di pasta e bevuto una bottiglia e mezzo di Falanghina prima di restare a dormire lì.
Sul tavolo della cucina ci sono ancora i resti della cena mentre non sarebbe stata trovata traccia di stupefacente.

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