Sono 90 gli stabili occupati a Roma: ci vivono 10mila persone

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Sono circa 90 gli stabili occupati nella capitale. Palazzi dove hanno trovato riparo in case inventate circa 10 mila persone, molti stranieri, famiglie con bambini e anche anziani. Tanti ex sfrattati, tanti licenziati che in difficolta’ non hanno trovata altra soluzione possibile che adattarsi e ricavare una casa da ex scuole, immobili e fabbriche abbandonate. L’ex scuola sgomberata stamane era contenuta nell’elenco degli immobili ‘fatiscenti o in gravi condizioni igieniche o gravati da sentenze della magistratura’ che devono essere sgomberati prioritariamente cosi’ come stabilito in un comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza al quale partecipo’ lo stesso ministro Matteo Salvini, l’allora Procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone e la sindaca Virginia Raggi. Si stilo’ un cronoprogramma preciso che fino ad ora e’ stato rispettato: si inizio’ con l’ex Penicilina, poi via Carlo Felice. Sgomberi concertati dopo le prove di forza di via Curtatone nel 2017, finito in una guerriglia, e di via Raffaele Costi.
La lista degli sgomberi prioritari segue indicatori ben precisi: gli edifici pericolanti, quelli in cui sono state riscontrate condizioni igienico-sanitarie degradate, quelli per cui e’ intervenuta una sentenza della magistratura. In tutti i casi gli enti locali si sono impegnati a trovare alternative alloggiative. Nell’elenco compaiono uno stabile in via dell’Impruneta; l’ex Inps in via Tuscolana, un palazzo in viale del Caravaggio e un ex salumificio in via Prenestina trasformato oggi in un museo.
Ma la lista degli stabili occupati, seppur non con la spada di Damocle dello sgombero prioritario, e’ ancora piu’ lunga e comprende anche l’immobile di via Statilia dove l’elemosiniere del Papa riattacco’ la luce, immobili a viale del Policlinico, via delle Province, via Gian Maria Volonte’, via Collatina, viale del Caravaggio, via di Torrevecchia, via Tor de’ Schiavi e Corso d’Italia. E l’immobile di via Napoleone III dove si trova la sede di Casapound.

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