Ancora Emma Dante all’opera di Roma con la Cenerentola di Rossini

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Dopo il successo dell’Angelo di fuoco al Teatro dell’Opera di Roma sino al 13 giugno
un’altra regia di Emma Dante con La Cenerentola di Gioachino Rossini, sul podio Stefano Montanari.

La Cenerentolaopera buffa, tratta dalla celebre fiaba di Perrault, debuttò a Roma, al Teatro Valle, nel 1817 e l’allestimento di oggi è quello che nel 2016 egnò il debutto di Emma Dante al Costanzi. 

Sfrondata dal tradizionale contorno di cenere e scope questa Cenerentola Angelina viene reinterpretata tutta in chiave psicologica, come in una favola moderna,  fisicamente maltrattata, invidiata, prevaricata, prigioniera di una vita meccanica, comandata e caricata a molla. Come spiega la stessa Dante «Ho adoperato il mio punto di vista. Ho aggiunto qualche simbologia. Ad esempio la facoltà di sdoppiamento utilizzata per le copie di Cenerentola l’ho anche adottata nel finale, convertendo le figure del patrigno e delle sorellastre in altrettanti sosia meccanici, con chiavi sul retro, per garantire perdono e sopravvivenza, ma a condizione di ricariche a mano.» 

I personaggi  sullo sfondo, magnificamente illuminato, dell’elegante e bianca scenografia di un palazzo nobiliare, secondo la critica più raffinata ispirerebbe Emma al “Surrealismo Pop” e americano, e ai dipinti di Ray Caesar, artista che ritrae mondi rarefatti e fantastici.

Una  Cenerentola biondo platino, circondata da sorellastre cattive addobbate in sguaiati abiti da sposa, in un’atmosfera da cartoon dove dominano il bianco e l’azzurro, a tratti punteggiati dal rosso fiammante e dal nero, in un gioco di luci complesso ed efficace.
Insomma 
 una lettura anti-convenzionale e giocosa di questa opera (comunque) buffa che grazie alla grande musica di Rossini e alle indiscusse abilità canore dei protagonisti, mantiene tutta la sua leggerezza e a tratti, la sua comicità.

Veniamo alla direzione musicale di Stefano Montanari che sembra cogliere molti degli aspetti barocchi della musica di Rossini e comunque riesce ad integrare gli intrecci di voci e coro senza far prevaricare la musica anzi, forse come voleva l’autore, facendo delle voci stesse una trama musicale raffinata. 

Un cast internazionale interpreta i personaggi de “La Cenerentola”: Cenerentola-Angelina con le voci di Teresa Iervolino Vasilisa Berzhanskaya, il suo amato Don Ramiro quelle di Maxim Mironov Michele AngeliniVito Priante e Filippo Fontana  nel ruolo del paggio Dandini e Carlo Lepore nei panni di Don Magnifico. Con lui si alterna Fabio Capitanaci . Le due sorellastre sono affidate alle voci e anche alla mimica di due talenti di “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma: il soprano Rafaela Albuquerque (Clorinda) e il mezzosoprano Sara Rocchi (Tisbe). 

L’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma con le scene di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino, le luci da Cristian Zucaro e i movimenti coreografici di Manuela Lo Sicco. Direttore del Coro il maestro Roberto GabbianiOrchestra Coro del Teatro dell’Opera.

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