Inchiesta mafia a Pomezia, Schiumarini lascia il posto alla Pisana

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“La presidenza del Consiglio regionale del Lazio comunica che il signor Omero Schiumarini, titolare di un contratto a tempo determinato sottoscritto con l’Ente nel gennaio scorso e di durata annuale, in data odierna ha rassegnato le proprie dimissioni dal suddetto incarico”. Lo comunica in una nota l’ufficio stampa del Presidente del Consiglio regionale del Lazio.

Schiumaroni è finito nelle alle carte dell’inchiesta della Dda di Roma che ha portato all’arresto di 31 persone per una lunga serie di accuse tra cui l’associazione di tipo mafioso. Secondo l’accusa Alessandro Fragalà, capo della presunta associazione mafiosa smantellata dalla Dda di Roma, puntava a mettere i suoi uomini in comune. Al progetto, secondo i magistrati, partecipava Omero Schiumarini, “uno di casa”, nel 2013 candidato sindaco sconfitto al ballottaggio da Fabio Fucci del M5s. Oggi è consigliere comunale dem e dipendente per chiamata diretta della presidenza del consiglio della Pisana.

Non risulta indagato, ma secondo i magistrati nel 2015 sarebbe stato “interlocutore privilegiato sin dal momento della detenzione domiciliare” del boss Alessandro, finito di nuovo in manette ieri perché ritenuto capo dell’associazione mafiosa. Mentre quest’ultimo era costretto tra le mura domestiche Omero era andato a trovarlo almeno due volte, il 12 giugno e l’8 settembre, entrambe in compagnia di Astrid, che di Alessandro è figlia e che nel 2009 grazie al politico era diventata presidente di Confcommercio Roma Sud. “L’ho protetta come una sorella – racconta Schiumarini, un passato politico anche in Forza Italia – l’ho nominata presidente dei Commercianti”.

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