L’italia va a destra. Trionfo di Salvini, crollo dei 5stelle, forte ripresa del Pd

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Se il voto Europeo vede un certo contenimento delle forze della desta europea più estrema nonostante l’affermazione della Le Pen in Francia,  il plebiscito per Orban in Ungheria e l’affermazione in GB del brexiter Farage, in Italia dopo il 4 marzo il quadro politico è chiaro, anzi chiarissimo.

Con l’indiscutibile sfondamento della Lega che dalle politiche dello scorso anno raddoppia i suoi voti superando il 34%, i Fratelli d’Italia al 6,5% e nella sostanziale irrilevanza di Forza Italia ridotta all’8,8%, è indiscutibile il massiccio spostamento a destra dell’elettorato Italiano che peraltro vanta il primato di aver portato a Strasburgo il più grande partito sovranista d’Europa dopo quello di Farage (che comunque potrebbe risultare irrilevante con la fuoruscita della Gran Bretagna dalla UE e fine della sua rappresentanza a Strasburgo) .

Il quadro in nero si completa  con la conquista del Piemonte da parte del centrodestra e il 31% ottenuto  nelle zone rosse, dove il Pd è al 28 e i Cinque stelle precipitano al 16, meno del 17% a livello nazionale che rappresenta la metà de voti ottenuti alle elezioni politiche dello scorso anno, superati dal Pd che recupera al 22,7%.

Una svolta che peserà sulle sorti del Governo Conte dove teoricamente la coalizione giallo/bruno ha ancora la maggioranza dei consensi, ma se venisse confermato l’esito di queste europee ad eventuali politiche anticipate il solo asse Salvini/Meloni, anche senza Berlusconi, avrebbe i numeri per governare.

Crollo anche della credibilità degli exit poll che davano la Lega al di sotto del 30%.

A sinistra oltre l’affermazione del Pd sommando i voti di +Europa di Emma Bonino/Pizzatti, Europa Verde  e Sinistra si registra una dispersione di oltre il 7% dei consensi.

Le prime dichiarazioni del Capitano e di Di Maio dimezzato (nei consensi), confermano la sopravvivenza di questo governo, con il piccolo particolare che l’agenda verrà dettata da Salvini, almeno sino a quando gli converrà.

Giuliano Longo

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