Selvaggia Lucarelli su Pamela Prati: «All’inizio si parlava di matrimonio, ora si dovrebbe parlare di camicie di forza»

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Selvaggia Lucarelli è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto ogni notte da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dall’1.30 alle 6.00.

La Lucarelli ha parlato del suo rapporto con la notte: “E’ un momento fantastico per chiunque dipende dai social network e sente che tutto il mondo è spento, per cui può tornare a fare le cose che si facevano prima. Vedere un film, leggere un libro, fare l’amore. Insomma, queste cose qui che non si usano più. Tu pensi che anche gli altri spengano tutto e ti senti legittimato a farlo, è una specie di cortocircuito”.

Sul giorno in cui ha deciso di aprire il suo blog: “Mi è stato regalato il giorno del mio compleanno da un mio caro amico. Era il 2001, non l’ho neanche voluto io, mi è stato regalato, è stato come aprire un pacchetto, da lì ho iniziato a scrivere. Molti lo maledicono ancora, se mi avesse dato un’arma avrei fatto meno morti. Che tipa ero da bambina? Mi hanno chiamato Selvaggia anche perché sono nata con dei capelli bruttissimi, neri. Sembrava me lo potessi meritare quel nome, ma sicuramente non lasciavo presagire un carattere così di merda. Ero una bambina molto educata, molto moderata. A scuola ero bravissima. Con i compagni ero un po’ polemica, ero una secchiona, ero molto brava. Se qualcuno ha mai provato a bullizzarmi? Al liceo ero molto carina, ero molto studiosa, ero la classica insopportabile. Ero carina e anche prima della classe. Avevo i miei haters, ma per fortuna non c’erano i social e sono sopravvissuta alla mia adolescenza. La ferocia dell’adolescenza, la competizione, il compagno più bravo, carino e dotato che ti sta sulle scatole solo per quello, c’è sempre stato. Solo che prima c’era la scritta sul banco o una spinta nel corridoio, adesso invece ci possono essere migliaia di ragazzi che ti insultano su un social network. Oggi gli strumenti sono molto più pericolosi”.

Scherzando, Selvaggia Lucarelli ha parlato anche del rapporto con il figlio: “Ora c’è la privacy sulla sua vita, appena scrivo qualcosa il giorno dopo c’è un compagno di scuola che va a dirglielo. Ha il suo momento ribelle, è uno che racconta un sacco di palle con il viso e il volto da angelo. Dite che l’abbiamo fatto tutti? E ho capito, tutti tranne mio figlio lo possono fare. La cosa stupefacente è che pensi di conoscere tutto di tuo figlio, perché è la persona che conosci meglio al mondo, poi ti svegli la mattina e lo scopri capace di cose che non avresti mai pensato. Tipo ti chiama la scuola e ti chiede se hai firmato tu la verifica in cui ha preso 4 in matematica. Fa le firme false. Come madre sono una sorpresa per me stessa. Pensavo che sarei stata molto intransigente, mentre con lui faccio molta fatica a gestire la questione punizioni. Cerco sempre di dargli un’altra occasione”.

Su ‘Ballando con le stelle’: “Non so perché quest’anno funzioni meglio degli anni scorsi. E’ un anno eccezionale. Non so se è Razzi che porta bene. Razzi con certi look è il nostro David Beckham. Gli mancano solo le unghie pittate e l’orecchino. E’ stato una sorpresa, si è molto messo in gioco, si è divertito e ha fatto divertire anche noi. Io spesso vengo accusata di cercare la polemica, la realtà è che sono tutti molto sulla difensiva e quindi qualsiasi cosa dica viene presa come lesa maestà. E poi ci sono ballerini e concorrenti che aspettano il pretesto perché sanno che la discussione con me poi dà luce. Ma quando me ne accorgo solitamente non mi diverto molto. Ci sono stati concorrenti genuini, altri un po’ costruiti, un po’ artefatti. Mi piace di più la litigata figlia di una scintilla improvvisa. Il concorrente più genuino? Asia Argento. Lei non aveva un copione, era un po’ una scheggia impazzita. Altri sono un po’ costruiti. Per esempio l’ultima litigata, quella con il ballerino Todaro, era evidentemente una cosa che lui si è preparato da casa, perché la settimana prima gli avevo detto che loro coppia era anonima, insipida, e che lui quest’anno è un po’ sottotono. Aveva avuto una settimana per caricarsi, portare la fionda e lanciare il sasso, ma si capiva che non sapeva cosa dire. Quando non sai argomentare si vede che hai solo voglia di litigare. Ma per litigare con me bisogna avere un po’ di preparazione”.

Sulle condizioni di salute del maschio italiano: “Si dice da qualche decina d’anni che sia in crisi. Ma è come tutti i maschi del mondo, molto comodo, seduto davanti al computer o a smanettare sul cellulare, pensando che oggi sia tutto più facile, che lanciare gli ami faccia sì che la pesca sia più abbondante senza doversi troppo scomodare. In questo momento vince il maschio che ha abitudini antiche, quelle di citofonarti, cercarti, chiamarti. Che vuole essere presente fisicamente e vocalmente, senza filtri, senza chat. L’ultimo uomo che mi ha conquistato, quattro anni fa, lo ha fatto aspettandomi sotto casa, non mandandomi le emoticon in chat”.

Sulla condizione delle donne: “La parità è ancora una grossa fregatura. Noi donne abbiamo molti più diritti ma abbiamo conservato tutti i doveri, senza dividerli con nessuno. Abbiamo conquistato un sacco di cose, ma in molti settori le donne nei ruoli di comando ancora non esistono. Vogliamo contare i direttori di giornali donna?”

Sulle stranezze che le vengono richieste sui social: “Nei miei confronti c’è sempre un po’ di soggezione. Quelli che mi incuriosiscono di più non sono tanto quelli che mi chiedono le scarpe usate, ultimamente ce n’era uno che voleva dei miei foulard usati, ma i money slave. Quelli che vorrebbero pagarti le bollette ad esempio. Ce ne sono tantissimi. Praticamente ti chiedono se possono pagarti qualcosa. Sono disponibili a farti bonifici, a pagare multe, bollette. Attiro molte persone così, non capisco perché. Forse perché sono sempre stata molto indipendente, non sono mai stata con uomini ricchi e potenti. E quindi li attira magari farmi passare da dominatrice a dipendente, a livello economico”.

Sul matrimonio di Pamela Prati: “Inizialmente abbiamo pensato tutti che fosse un’operazione di marketing, poi che la cosa fosse sfuggita di mano. Poi alcune cose hanno iniziato ad avere le sembianze della deviazione psichiatrica, devo dire la verità. E’ diventato tutto un po’ patetico. Inizialmente si parlava di abiti da sposa, ora si dovrebbe parlare di camicie di forza. Ricordiamoci che c’è un tronista che ha detto di essere stato manipolato da quelle due donne e di aver pensato al suicidio. Ora nessuno se ne occupa perché l’ha detto un tronista, ma se un altro personaggio avesse detto di aver pensato a suicidarsi perché due persone lo hanno manipolato, ne avrebbero parlato tutti. Ho smesso di scherzarci su questa storia, forse la situazione è più seria di quello che sembra”.

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