Scende in piazza a Roma il Coordinamento Terremoto Centro Italia

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Il Coordinamento Terremoto Centro Italia ha deciso di scendere in piazza e manifestare a Roma il prossimo 18 maggio 2019 e invita  tutti coloro che condividono  ragioni di quelle popolazioni a sostenere l’iniziativa.  

In una Nota il Coordinamento scrive “C’e’ una parte dell’Italia dove il tempo si e’ fermato. Nel cuore dell’Appennino la ferita del sisma e’ ancora aperta. Noi non abbiamo governi amici. Siamo scesi in strada nei nostri territori, siamo scesi in piazza a Roma, abbiamo protestato ma abbiamo anche proposto”. 

I rappresentanti delle aree terremotate da tempo hanno presentato  emendamenti alle leggi e “partecipato ad infinite riunioni” con  i governi si sono alternati ma la risposta e’ stata  una ricostruzione inesistente.

“Un modello di ricostruzione – denuncia ancora la nota-  che e’ imploso su se stesso e che andrebbe cambiato radicalmente perche’ inadatto, la mancanza di visione e programmazione a medio termine. Insomma l’assenza del Governo, quelli di prima e quelli in carica che solo un anno fa avevano promesso cose che poi non hanno mantenuto”. 

Intanto il centroitalia colpito dal terremoto “continua a morire lentamente giorno dopo giorno da ben 2 anni e mezzo. Perche’ chi aveva un lavoro non lo ha piu’. Migliaia di posti di lavoro, aziende artigiane, agricole, commercianti, costretti a chiudere con pochissime possibilita’ di riaprire. Perche’ chi lo ha ancora, inizia a perdere la speranza in un futuro di queste terre, soprattutto i giovani”. 

Ad oggi, prosegue il comunicato “nessuno, tranne la solidarieta’ degli Italiani, si e’ preoccupato di ripristinare la situazione, di riportare le condizioni migliori affinche’ le persone potessero ricominciare a vivere, lavorare, ed avere una speranza di vita dignitosa per se e per la propria famiglia, nei territori che amano senza dover pensare di abbandonarli”. 

“Non abbiamo bisogno di grandi opere inutili -conclude il Coordinamento-  ma di un aiuto concreto a ricostruire e rigenerare la bellezza dei nostri luoghi e la ricchezza che ne deriva per l’italia intera. Siamo stanchi di un Governo assente che promette e non mantiene e lascia al proprio destino un territorio cosi vasto dell’Italia centrale tra Marche-Umbria-Lazio-Abruzzo. Siamo stanchi di chi usa i soldi destinati ai terremotati (SMS solidali-Fondi Europei) come bancomat per altri fini. Siamo stanchi di passerelle e selfie”.

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