Alisson e il Brasile, il sogno chiamato Coppa

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È il sogno di ogni calciatore. Il momento di alzare la Coppa del Mondo si ripropone nei sogni di ogni persona che arrivi a disputare questo torneo da calciatore professionista con la propria nazionale. L’occasione della manifestazione calcistica più trascendente, che si gioca ogni quattro anni, si presenta quest’estate in Russia nell’ambito di un torneo che avrà come epilogo la finalissima di Mosca il 15 luglio prossimo. Tra le tante selezioni in lizza per il torneo ve ne sono tre o quattro che, almeno sulla carta, hanno più possibilità di vincere. Tra queste spicca il Brasile, favorito alla vittoria secondo molte personalità esperte, che vorrebbe cucire finalmente sul petto la sua sesta stella di sempre. La selezione verdeoro allenata da Tité ha vissuto una vera e propria rivoluzione dopo l’esonero di Dunga successivo alla disastrosa Coppa America del 2016, quando la nazionale con più coppe del mondo di tutte non era riuscita neanche ad approdare alle semifinali del torneo europeo.

Seleção Brasileira – Brasil” by Moisés Nazário (CC BY 2.0)

 

Nella squadra di Tité esistono vari fenomeni che possono portare al trionfo una squadra giovane, ma con esperienza. Oltre ai vari Neymar, Marcelo, Casemiro, Thiago Silva e Gabriel Jesus, uno specialmente scalda i cuori dei romanisti: è Alisson Becker, portiere giallorosso che nell’ultima stagione ha realizzato una serie di partite strepitose tra i pali della porta della Roma. Anche grazie a lui, il Brasile è una delle favorite al titolo secondo le quote di William Hill; la squadra è infatti sempre presente negli eventi sportivi di prim’ordine. Indicato da molti come uno dei migliori portieri del mondo, se non addirittura il migliore, Walter Zenga, l’estremo difensore brasiliano ha stupito tutti nella stagione che si è conclusa un mese fa in Italia. È anche grazie a lui che la Roma è riuscita ad arrivare terza in campionato e a qualificarsi di nuovo per la Champions League, la principale competizione calcistica europa.

Matroschka und russische Fahne” by Marco Verch (CC BY 2.0)

 

Il numero 1 del Brasile è uno dei più entusiasti della spedizione sudamericana in Russia. L’allegria di tutta una truppa nella quale Neymar spicca come il più talentuoso, ma manca ancora della maturità giusta per essere l’assoluto condottiero, potrebbe essere la chiave di volta per vincere in Russia. Alisson e il Brasile hanno lo stesso sogno: essere campioni di una competizione che dagli anni ’50 è nel DNA della nazionale verdeoro, quella Canarinha che ha perso il luccichio delle sue stelle da troppo tempo per restare a guardare. Nel 2002, anno dell’ultimo trionfo, il portiere era il mediocre Marcos, ma in attacco c’erano Ronaldinho, Rivaldo e Ronaldo. Quest’anno, invece, il portiere è forse l’elemento più solido di tutto il Brasile. Abilissimo tra i pali, dove è reattivo come nessuno, Alisson è l’angelo custode del Brasile e di una Roma che spera di riuscire a resistere agli assalti del Real Madrid, che sembra aver effettuato un’offerta di 70 milioni per il suo cartellino. Tuttavia, per il brasiliano, la priorità in questo momento è la Coppa del Mondo.

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