Il Car di Guidonia compie 15 anni. Un adolescente in gran forma

0

Una scommessa nata 15 anni fa, quella del Centro Agroalimentare di Guidonia che oggi rappresenta la più grande realtà italiana del settore. Un volume d’affari pari a 2 miliardi di euro che si è presentata allo stand A2-B5, padiglione 4 della Fiera di Roma, per la edizione  del “Mercato Mediterraneo-Cibi, Culture, Mescolanze“, dove l’anniversario è stato celebrato. Aperto il 25 novembre 2002, oggi il Centro oggi ha una superficie coperta per oltre 300mila metri quadri, un indotto che coinvolge circa 5 mila persone, con  oltre 450 aziende che usufruiscono dei servizi del CAR.

Una azienda a partecipazione pubblica edificata intorno al manufatto iniziale, affianca una tra le più importanti piattaforme del biologico d’Italia, ma anche una azienda green che utilizza energia alternativa prodotta da pannelli solari che coprono circa un quinto del fabbisogno dell’intero Centro.

La sfida oggi è quella del CAR 3.0 con il suo Campus che si avvale di un sistema intelligente di comunicazione ed integrazione per  il massimo sviluppo del sistema connesso, integrato, condiviso ed innovativo.

Il Centro Agroalimentare Roma nasce per volontà del legislatore delegato – insieme ad altri in Italia – con la legge 41/86, che si inserisce nella presenza “storica” del Mercato inteso come spazio fisico ed organizzato in cui si svolgono attività e servizi di interesse pubblico. All’interesse della collettività di approvvigionarsi delle merci necessarie si affianca quello di calmierare i prezzi e controllare la qualità dei prodotti. 

Senza disconoscere le nostre origini – commenta il direttore Fabio Massimo Pallottini – sarebbe stato non solo un errore ma ancor più il fallimento annunciato di un grande progetto che, abbozzato dal legislatore delegato nel 1986, meritava di essere sviluppato ed integrato, proiettato oltre le tradizionali funzioni e competenze”.

In questi 15 anni le difficoltà non sono mancate ma il CAR ha sempre saputo dialogare con le istituzioni pubbliche nazionali, regionali e locali e con un mondo della distribuzione  in continua evoluzione.

La gestione del Centro ha dovuto per di più fare i conti con le sfide lanciate dai Mercati internazionali e transnazionali, ma gli investimenti complessivi per 130 milioni di euro, hanno consentito di reggere alla sfida della concorrenza anche internazionale. 

Certo in questi anni ci sono stati passaggi difficili – aggiunge con un certo orgoglio Pallottini -. Ci sono aziende che non hanno retto alle difficoltà, mentre altre che hanno abbandonato per motivi anagrafici con protagonisti che non ci sono più. Anche a loro va rivolto il pensiero ed il ringraziamento”.

Il Centro Agroalimentare di Roma, è una Società Consortile per Azioni (SCpA) con una compagine azionaria a prevalente capitale pubblico (azionista di riferimento è la Holding Camera srl, gli altri Soci istituzionali sono Roma Capitale, Regione Lazio e Roma Metropolitana) con una significativa presenza privata di tre Istituti di Credito (Unicredit SpA, BNL SpA, Banca Monte dei Paschi di Siena SpA), e rappresentanze di operatori commerciali e imprenditori del settore edile.

Qualche mese fa aveva suscitato alcune perplessità l’intenzione della Regione Lazio di vendere le proprie quote per qualche decina di milioni di euro ma pare che questa intenzione sia rientrata a fronte di una struttura prevalentemente pubblica e di pubblico interesse con i conti in ordine e grandi prospettive di sviluppo.

Giuliano Longo

È SUCCESSO OGGI...