Teatro Brancaccio, la nuova stagione 2017/2018

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Il Teatro Brancaccio di Roma ha presentato la sua nuova stagione, quella 2017/2018. Una programmazione che si articola su diversi spazi. Con una linea tematica che abbraccia gli umori delle tendenze contemporanee. E con un’unica direzione artistica che, per il sesto anno consecutivo, porta la firma di Alessandro Longobardi.

La stagione si aprirà con la pièce “regina” della commedia musicale italiana, amatissima da romani e no: AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Iaia Fiastri, musicata da Armando Trovajoli. Quest’ultimo nato 100 anni fa: altro motivo per festeggiare dal prossimo 12 ottobre all’anteprima della nuova edizione di questo spettacolo. U

A metà dicembre, per i più piccoli, arriva MADAGASCAR, diretto da Matteo Gastaldo, basato sull’omonimo film della Dreamworks.

A Natale, l’atteso ritorno di Lorella Cuccarini in LA REGINA DI GHIACCIO scritto e diretto da Maurizio Colombi, con 20 attori cantanti e ballerini. Lo spettacolo, si presenta in una veste più rifinita, con alcune importanti variazioni rispetto al recente allestimento e andrà in tour in tutta Italia. La regina è un’altra produzione del Teatro Brancaccio, oramai consolidato centro di produzione, che genera un importante indotto e un forte impatto sull’occupazione di settore.

Nella sezione musical ci saranno quattro novità: dal 6 febbraio SPAMALOT con Elio, realizzato da uno dei componenti del mitico gruppo comico inglese dei Monty Python, regia di Claudio Insegno.

Dal 20 febbraio HAIRSPRAY THE BROADWAY MUSICAL di Thomas Meehan e Mark O’Donnell vincitori di 8 Tony Awards, con Giampiero Ingrassia, diretto da Claudio Insegno.

Entrambi gli spettacoli sono prodotti dal Teatro Nuovo di Milano, diretto da Lorenzo Vitali.

Ad aprile ROBIN HOOD IL MUSICAL con Manuel Frattini e Fatima Trotta diretti da Mauro Simone con le coreografie di Gillian Bruce; una nuova edizione completamente rinnovata dai produttori Tunnel e Medina.

ELVIS THE MUSICAL l’ultima fatica di Maurizio Colombi: una narrazione della storia di Elvis, il re del rock e della sua musica eterna (date da definire).
Quest’anno il Brancaccio apre alla prosa, per avvicinare un nuovo pubblico ed unire idealmente quello degli altri spazi come la Sala Umberto, il Brancaccino e lo Spazio Diamante che, pur avendo identità ben distinte, si aprono ad uno scambio di pubblico.

Si parte poi con Virginia Raffaele, che ritorna dopo aver conquistato i teatri italiani con PERFORMANCE regia di Giampiero Solari: lo spettacolo che unisce le sue maschere più note insieme a nuovi personaggi, accompagnati da una deflagrante ironia, tra monologhi esilaranti e dialoghi surreali.

Si prosegue con il grande successo del West End The play that goes wrong – CHE DISASTRO DI COMMEDIA, diretta da Mark Bell che mette in scena i disastri e i momenti imbarazzanti della vita degli attori, un teatro nel teatro dall’humor inglese.

Atro grande successo CALENDAR GIRLS, tratto dall’omonimo film di Tim Firth, dopo due stagioni da record, torna in scena con Angela Finocchiaro e Laura Curino, che sanno dar voce a una commedia corale, energica, divertente diretta da Cristina Pezzoli. Tratto da un avvenimento realmente accaduto, lo spettacolo, che mette in scena il calendario delle donne imperfette e “normali”, rimane legato a un’iniziativa di beneficenza per volere dell’autore. Così sarà anche quest’anno, nella terza tournée che sosterrà l’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie).

DUE, scritto e diretto da Luca Miniero, con Raoul Bova e Chiara Francini si interroga sul rapporto di coppia, dove leggerezza e profondità, divertimento e ironia segnano il tempo della commedia.

Tra una risata e l’altra, grandi anniversari: si ricorda quest’anno l’ultimo concerto di Fabrizio De Andrè al Brancaccio, nel febbraio del 1998, integralmente registrato e a tutti noto. A raccontare l’ultima immagine del grande cantautore, tra parole e musica, Neri Marcorè, diretto da Giorgio Gallione, in QUELLO CHE NON HO, uno spettacolo che narra parabole del presente a metà tra il teatro musicale e il teatro civile.

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