Operazione “Richard Gere”, ecco l’identikit del truffatore seriale

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Dopo mesi di indagini, è stato denunciato dagli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma un truffatore seriale che per due anni ha ingannato decine di vittime promettendo in locazione case vacanza in diverse località turistiche italiane, sostituendosi a persone realmente esistenti.
L’operazione è stata avviata a seguito di varie denunce sporte in tutta Italia da numerosi cittadini, per sostituzione di persona o per patita truffa relativa a falsi affitti.
L’impostore, dopo aver carpito i nominativi di terzi facendosi inviare fotocopie di documenti e curricula vitae a fronte dell’offerta di un posto di lavoro, “clonava” patenti e carte d’identità apponendovi una fotografia di “Richard Gere”, che utilizzava per aprire conti correnti a nome altrui e attivare utenze telefoniche, utilizzate per farsi contattare dagli ignari turisti. Una volta intascata la caparra, spariva nel nulla.
Il finto Richard Gere è stato denunciato per sostituzione di persona, truffa aggravata, contraffazione di documenti di identità e falso documentale.
Durante la perquisizione locale, gli operatori hanno rinvenuto una vera e propria tipografia casalinga. Con una sofisticata stampante a sublimazione, l’uomo fabbricava i falsi documenti d’identità, quali patenti, tessere sanitarie e carte d’identità, che utilizzava per perpetrare i raggiri.
Ammonta a circa 100.000 euro il totale delle somme indebitamente carpite in due anni dal truffatore.

Per evitare le truffe relative ai falsi affitti, la Polizia Postale consiglia una serie di accorgimenti:

– Diffidare dei prezzi troppo bassi.
– Fare attenzione al sito internet su cui è pubblicato l’annuncio: è consigliabile acquistare su negozi online già noti al pubblico, perché offrono sia una garanzia sul pagamento, nonché assistenza.
– Una volta che si è in contatto con l’offerente, verificarne le generalità. Chiedere una fotocopia del documento, un contatto telefonico fisso, e la partita IVA. I dati fiscali, infatti, sono facilmente verificabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
– Controllare i feedback su internet. In alcuni casi si trovano i commenti dei malcapitati che denunciano l’illegalità di un annuncio.
– Appurare che non ci siano on line annunci di locazione di altre strutture abbinati alle stesse foto.
– Verificare che la struttura esista controllando l’indirizzo sulle mappe del luogo. Inoltre è opportuno chiedere al rivenditore il nome di alcuni ristoranti o negozi presenti nella zona, così da poter controllare la veridicità delle informazioni fornite. È consigliabile chiedere anche numerose foto dello stabile facendo particolare attenzione ai dettagli.
– Al momento del pagamento è preferibile utilizzare un conto Paypal, o comunque una carta di credito.
– Non divulgare i dati personali come copie di documenti di identità, Pin, estremi delle carte di pagamento, etc.
– Diffidare delle e-mail in cui vengono mostrate offerte “urgenti” cui aderire cliccando su un link specifico. In questo modo riescono a impadronirsi dei dati personali (phishing).

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