Allarme su Whatsapp, madre e figlia si giustificano così davanti alla polizia (ASCOLTA L’AUDIO)

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La mamma e la figlia diventate “celebri” su Whatsapp si sono presentate stasera intorno alle 22 negli uffici della polizia di viale Trastevere giustificando quella telefonata che aveva fatto tanto arrabiare il premier Matteo Renzi.

LA GIUSTIFICAZIONE – La donna ha riferito che ieri sera era al telefono con un’amica della figlia e, per convincere entrambe a non uscire di casa, ha inventato la storia dell’imminente attentato e il suo contatto con una persona inesistente che – aveva detto, per dar credito alle sue informazioni – lavorava al Ministero dell’Interno. Quella telefonata, all’insaputa della donna, è stata registrata e poi inoltrata, probabilmente dalla figlia o dall’amica di quest’ultima, ad altri contatti Whatsapp, fino a diventare virale. Questa mattina, la ragazza, che ha frequentato a scuola un corso “vita da social” promosso dalla polizia, ha visitato la pagina Facebook in cui la stessa polizia qualificava i contenuti della registrazione come “una bufala” e si è spaventata. Ne ha parlato con la madre, che era all’oscuro di tutto. La donna – saputo a sua volta che la polizia postale era al lavoro per identificare i protagonisti della telefonata – ha deciso di presentarsi spontaneamente, con la figlia, negli uffici di polizia per chiarire la vicenda. Le loro deposizioni sono state raccolte in verbali che saranno trasmessi all’autorità giudiziaria.

PSICOSI – Dopo gli attentati di Parigi è allarme psicosi nella Capitale. I terroristi sembra siano davvero riusciti a modificare stati d’animo e comportamenti delle persone. A testimoniarlo, l’alto numero di disdette di prenotazioni nei ristoranti in centro e di visite delle scolaresche, oltre, chiaramente, ai frequenti falsi allarme bomba che stanno si stanno ripetendo anche in queste ore. Come se non bastasse, a fomentare questo clima di terrore ci si mettono anche i buontemponi che in questi giorni stanno facendo circolare catene di sant’Antonio false e sms allarmistici totalmente infondati. Come, appunto, nel caso dell’inquietante messaggio audio della mamma che in queste ore continua a circolare su WhatsApp.

LA MAMMA DI ANASTASIA – “La mamma di Anastasia lavora al ministero degli Interni e al ministero degli interni arrivano notizie che ovviamente non sappiamo noi” si sentiva dire nel messaggio dalla donna, che prosegue affermando: “La situazione è molto molto più tragica di quello che ci fanno vedere in televisione e dicono un sacco di bugie anche sulla bomba che oggi hanno messo a Lepanto che hanno detto che non era vero e invece la bomba c’era”.

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