Violenza in tv, basta processi di omicidi di donne e bambini

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Evitare che molte ore di trasmissione, soprattutto nella fascia pomeridiana di Rai e Mediaset, siano dedicate a processi in particolare di omicidi di donne e bambini, con un’insistenza non giustificata dal diritto all’informazione.

MESSAGGI VIOLENTI – Infatti la ossessiva massa di messaggi violenti produce inevitabilmente morbosità e  assuefazione  che ottundono le capacità di reazione delle persone. Il risultato è occultamento di ciò che nel Paese e nel mondo funziona, perché si finisce per non dare visibilità ad imprese e realizzazioni personali e collettive che promuovono viluppo e benessere. Questa la lettera appello indirizzata a Presidente e Direttore Generale Rai, Presidente e Direttore Generale Mediaset, Direttori Testate giornalistiche e Presidente Ordine dei Giornalistie i direttori di Rai e Mediaset da Gioia De Cristoforo già  docente di Antropologia La Sapienza e presidente della Libera Università dei Diritti Umani (www.lunid.it).

CORSI DI FORMAZIONE – La quale propone anche di promuovere su questi temi corsi di formazione ad hoc, promossi dall’Ordine dei Giornalisti, dalle Università, attraverso anche Master di I e II livello sui meccanismi dei mass media Le docenze e lo studio secondo la De Cristoforo, dovrebbero essere accompagnati da premi, docenze nelle scuole, nuove programmazioni radiotelevisive e della carta stampata, sperimentazioni, seminari, convegni, ecc… «una nuova pagina sulla quale riscrivere il diritto/dovere  d’informazione».

Da tempo anche la nostra rubrica Maledetta Tv si batte perchè queste istanze vengano accolte. Condannando programmi in cui violenza e sangue vengono spiettellati al pubblico,  in una fascia superprotetta, trattando temi legati al crimine e a drammi di cadaveri, in uno studio zeppo di criminologi frequentatori dei vari salotti televisivi.

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