Claudio Innocenzi, la carica del Settebello giallorosso

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Capitano della Roma Vis Nova a soli 24 anni, esperienza da vendere, un esordio stagionale quasi ottimo e un grande futuro davanti. Claudio Innocenzi, difensore della società di pallanuoto più antica della capitale, è di fatto il più anziano giocatore della squadra giallorossa insieme a Pappacena. Strano a dirsi, ma è così. La Roma Vis Nova è la società italiana che in tutta la serie A (ben 36 club tra A1 e A2) ha l’età media più bassa di tutte, appena 20,3 anni. Talento, entusiamo e ambizioni per questo gruppo affidato al neo coach Cristiano Ciocchetti.

Tre vittorie e un pareggio nelle prime quattro giornate. Ci credevate a un avvio di campionato (Serie A2) così positivo?
«Proprio così forse no, perchè il calendario ci riservava subito due partite difficili come le trasferte di Catania e Civitavecchia. Difficili sia per la qualità dei giocatori che per il calore del pubblico che segue le due squadre. Alla fine abbiamo ottenuto una vittoria importante in Sicilia, un ottimo pareggio a Civitavecchia, dove sono sicuro tante squadre faticheranno a fare punti. E poi abbiamo vinto in casa col Muri Antichi, altra squadra di Catania, e con il Salerno. Secondo me merito di questo inizio è del lavoro svolto dal tecnico Ciocchetti, che ha saputo stimolare e lavorare bene con i giovani, dando un’impronta importante, e poi del preparatore Alessandro Amato, che ci segue con costanza tutti i giorni».

Vis Nova in testa alla classifica con 10 punti, insieme a Civitavecchia e Ortigia (retrocessa dall’A1) con una squadra giovane e rinnovata. Non vi mancano un po’ i giocatori esperti?
«E’ vero che siamo la squadra più giovane di tutta la serie A e questo comporta dei vantaggi e dei rischi. Di positivo c’è che i giovani hanno tanta voglia di fare e di dimostrare sempre qualcosa, mentre lo svantaggio è che a volte si può creare un po’ di caos, di esuberanza e si possono commettere errori. Però devo dire che la Roma Vis Nova ha dei giovani di qualità molto elevata, pieni di grinta, che non si arrendono mai. Fondamentale è stato il lavoro svolto nei mesi precedenti dal coach, che è stato attento ai minimi dettagli, che ha curato ogni aspetto, ha fatto entrare tutti i ragazzi nei meccanismi di gioco e tutti si sono messi a disposizione. E forse è stato anche questo un punto di forza».

La sua conferma in rosa, quella di Pappacena, il rientro di giovani in prestito e alcuni colpi di mercato importanti come Briganti, Cuccovillo e Miskovic, con l’obiettivo di stare nei piani alti della classifica. Quali sono le squadre da temere per la corsa alla promozione?
«Civitavecchia e Catania credo che rappresentino le trasferte più difficili, due squadre complete e due organici importanti, ma non sottovaluterei anche Latina che gioca all’aperto e le partite in terra pontina non sono mai semplici. L’Ortigia pur venendo dalla categoria superiore ha perso molto rispetto agli anni precedenti. In lista metterei anche Palermo; mentre con la neo promossa Nuoto Roma c’è sempre un derby da giocare e quindi il risultato non è mai scontato, e poi la squadra è buona e ha degli elementi nuovi».

Un girone Sud ricco di squadre laziali con Anzio, Civitavecchia, Latina, Roma e Vis Nova. Voi avrete sabato prossimo la trasferta ad Anzio e poi in ordine le sfide con il Bologna fra le mura amiche per chiudere il mese di gennaio e iniziare febbraio con il Latina. Cosa vi aspettate da queste gare?
«Pensiamo prima all’Anzio. Sarà un incontro in cui punteremo a fare il massimo dei punti. Vogliamo la vittoria, perchè l’Anzio è una squadra cuscinetto che lotta per la salvezza e lì non possiamo farci sorprendere. Abbiamo obiettivi importanti, e ce la giocheremo contro tutte le avversarie. Io ai ragazzi della squadra dico sempre di stare sereni, le partite sono lunghe, possono anche mettersi male, ma noi abbiamo le qualità per recuperarle. Ho l’abitudine di non aggredire mai nessuno, ma di parlare con calma, tutti siamo utili alla causa, chiunque di noi può risolvere la partita, non serve creare nervosismo e tensioni».

Difensore classe ’89, romano del Pigneto, ha giocato con la Vis Nova e poi è andato in prestito al Latina, alla Lazio e al Civitavecchia e ha collezionato anche presenze in Nazionale. Ci racconta qualcosa in più di sè?
«Ho cominciato con la pallanuoto a 13 anni dopo diversi anni di nuoto, e dopo una breve trafila nelle giovanili a 15 anni ho esordito in prima squadra, trovando un posto da titolare l’anno successivo. Ho giocato in A2, in B e anche in serie A, ho disputato la Coppa Comen con la Lazio ottenendo ottimi risultati. Ho fatto tanta esperienza nelle Nazionali giovanili, ho disputato quattro Europei e ho collezionato anche due presenze nella Nazionale maggiore. Sono stato allenato anche in passato da Ciocchetti, anzi è proprio con lui che sono cresciuto tanto. Nei piccoli centri dove ho giocato ho apprezzato ancora di più l’amore per lo sport, perchè a differenza della capitale dove i tifosi seguono di più il calcio, nei comuni in provincia le altre discipline hanno un seguito maggiore di appassionati. Se tifo Roma? Sono un simpatizzante, non mi definisco tifoso perchè non sono uno che va allo stadio. Quest’anno la Roma sta facendo molto bene. Florenzi ha indossato la nostra calottina e ci ha fatto l’in bocca al lupo a inizio stagione, è un giocatore puro, umano uno che quando scende in campo dà sempre il massimo».

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